Ottantesimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz

 

Termina a Conegliano la tournée invernale de “La Notte”, in occasione della Giornata della Memoria 2025

 

Nell’ottantesimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, l’attore Giovanni Betto e il musicista Carlo Colombo, con l’organizzatrice Luisa Trevisi, rientrano simbolicamente “a casa” dopo aver attraversato cinque regioni d’Italia: Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte.

 

“La Notte”, dal romanzo di  Elie Wiesel, sarà in scena a Conegliano venerdì 31 gennaio all’auditorium “Dina Orsi”, alle 20.30.

 

 

 

(Conegliano, 28 gennaio 2025) | Si avvia a conclusione il tour 2025 di La notte, spettacolo con Giovanni Betto (voce) e Carlo Colombo (musiche) tratto dall’omonimo romanzo di Elie Wiesel, in occasione della Giornata della Memoria e a 80 anni di distanza dalla liberazione di Auschwitz.

 

Dopo il “battesimo” con le scuole a San Giovanni al Natisone (Udine) e aver toccato  i teatri e i luoghi della cultura di Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte, gli artisti proporranno l’ultima replica venerdì 31 gennaio a Conegliano, presso l’auditorium “Dina Orsi” (via L. Einaudi 136). 

 

Inizio ore 20.30.

 

La notte, sopravvivere al male

Nato nel 1928 a Sighet, in Transilvania, da una famiglia ebrea ortodossa, Elie Wiesel fu deportato nei campi di concentramento di Auschwitz e Buchenwald. “La notte” è un testo che racconta la storia di un ragazzo che vuole tornare libero, non solo per liberarsi dal male vissuto ma anche da ogni struttura umana, da ogni ideologia, religione, appartenenza. In poco più di cento pagine l’autore descrive come l'orrore dei campi di sterminio (la “banalità del male”, come ebbe a dire qualche anno più tardi Hannah Arendt) gli abbiano fatto perdere la fede in Dio e nell'umanità; tuttavia nemmeno il male assoluto può nulla contro un'incrollabile fede nella Vita.  

 

Lo spettacolo, pur raccontando con voce cruda la tragedia della Shoah, alterna letture ad esecuzioni musicali con lo scopo di alleggerire e predisporre il pubblico all'ascolto. 

 

Giovanni Betto

Si è formato con diversi attori e registi fra cui Mirko Artuso, Andrea Pennacchi, Ramiro Besa, Giacomo Rossetto, Anna Tringali. Ha perfezionato lo studio della drammaturgia con il regista e drammaturgo Giorgio Sangati, la commedia dell’arte con l’attore Fabrizio Paladin e il Teatro del Norte di Oviedo, il cinema con Maria Roveran e l'uso della voce con la vocal-coach Chiara Veronese. Ora si dedica al teatro, alla lettura scenica e alla formazione sulla lettura espressiva. Con Effetti Personali Teatro debutta nel 2010 con Un  principe, una volpe, una rosa, liberamente ispirato a Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry e nel 2012 porta in scena il monologo Una colomba, di Luciano Colavero, testo finalista al Premio Riccione. Nel 2017 è nel cast del film Finché c'è prosecco c'è speranza di Antonio Padovan, con Giuseppe Battiston, Rade Serbedjia, Liz Solari, Roberto Citran, Silvia D'Amico. 

 

Carlo Colombo

Si avvicina al pianoforte all'età di quattordici anni iniziando lo studio della musica classica. Verso la fine degli anni 80 si cimenta dal vivo come tastierista con alcune formazioni rock tra cui l'H.S.H., con la quale vince il primo premio al festival del video indipendente di Monza. Per un anno è pianista del duo cabaret "Cafè Sconcerto" che lo porta in giro per l’Italia in svariati spettacoli. Parallelamente al rock sperimentale e al cabaret, Colombo si avvicina al jazz: studia con musicisti di livello mondiale quali Harold Danko, Mark Egan, Vic Juris, Maurizio Caldura, Ares Tavolazzi, Bruno Cesselli ed altri. Oggi oltre a svariati progetti teatrali che lo vedono protagonista, collabora come pianista e compositore in diverse formazioni che spaziano dallo swing alla musica elettronica, dal pop al jazz.

 

Il trailer dello spettacolo è disponibile qui

 https://www.youtube.com/watch?v=8aiJjS80ESY

 

Organizzazione a cura dell'Associazione Nazionale Ex Internati - Sezione di Conegliano e Luisa Trevisi – Idee che danno spettacolo.

 

 

Ingresso libero.