Per prendersi cura del proprio dolore

“Neve”, uno spettacolo per prendersi cura del proprio dolore

Di e con Giovanni Betto

Regia di Mirko Artuso

Venerdì 6 dicembre ore 20:45

Teatro Astori – Mogliano Veneto (TV).

Nell'insensata tragicità della guerra, un uomo, poi dato per disperso, fa la sua scelta fra la vita e la morte. Ma questa scelta segnerà il destino di molti. Un monologo che spoglia la guerra della sua storicità per farne un paradigma della condizione umana, fragile e illusoria e che al contempo celebra l’attaccamento alla vita.

Biglietteria aperta un'ora prima dell'inizio dello spettacolo, dalle 19.45

(Mogliano Veneto, 3 dicembre 2024) | Occorre prendersi cura del dolore altrimenti si trasmette. È quanto cerca di fare Neve, lo spettacolo di e con Giovanni Betto in scena venerdì sera, 6 dicembre, alle 20:45 a Mogliano Veneto (Teatro Astori, via Guglielmo Marconi 22).  

 

È il 21 gennaio 1943 e nel bel mezzo della ritirata di Russia, fra migliaia di soldati abbandonati sulla neve, un uomo fa la sua scelta fra la vita e la morte. Ritornerà in qualche maniera “vivo”, come ombra portata dal vento ma l'eco di quella scelta primigenia ha nel frattempo travolto prima una moglie, poi una figlia, infine un nipote. E quest’ultimo oggi esige delle risposte. Perché ha ereditato il dolore che nessuno in famiglia, né la madre, né la nonna “presunta vedova”, hanno saputo elaborare. E allora il nipote non ci sta: basta dolore cattivo, ci vuole un dolore “buono”. Per ritualizzare il passaggio ma, soprattutto, il commiato amorevole. 

 

E allora il “presunto morto” parla. Un monologo/dialogo che spoglia la guerra della sua storicità, per farne invece un paradigma della condizione umana, fragile e illusoria. Ma la morte, vera o presunta che sia, non può togliere vita e per questo si alza una voce. Grida il nostro attaccamento alla vita, istintivo, viscerale e ci invita a gioire, ad amare e a inseguire il nostro essere di felicità.

 

Per scioglierla la neve. Tutta quanta.

 


Giovanni Betto

Si è formato con diversi attori e registi fra cui Mirko Artuso, Andrea Pennacchi, Ramiro Besa, Giacomo Rossetto, Anna Tringali. Ha perfezionato lo studio della drammaturgia con il regista e drammaturgo Giorgio Sangati, la commedia dell’arte con l’attore Fabrizio Paladin e il Teatro del Norte di Oviedo, il cinema con Maria Roveran e l'uso della voce con la vocal-coach Chiara Veronese. Ora si dedica al teatro, alla lettura scenica e alla formazione sulla lettura espressiva. Con Effetti Personali Teatro debutta nel 2010 con Un principe, una volpe, una rosa, liberamente ispirato a Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry e nel 2012 porta in scena il monologo Una colomba, di Luciano Colavero, testo finalista al Premio Riccione. Nel 2017 è nel cast del film Finché c'è prosecco c'è speranza di Antonio Padovan, con Giuseppe Battiston, Rade Serbedjia, Liz Solari, Roberto Citran, Silvia D'Amico. 

 

Il monologo Neve, da lui scritto e interpretato per la regia di Mirko Artuso, è dedicato al nonno disperso in Russia e a tutti coloro che avrebbero potuto esserci ma non ci sono stati. 

 


La parola all'artista

"Parlare di guerra in realtà è un pretesto perché mi serve per dire qualcos'altro... In realtà quello che voglio io è parlare del dolore perché ho capito dalla mia storia familiare e anche nel confronto con altre persone che il dolore se qualcuno non lo prende in mano, non lo tratta, non lo risolve, non lo mastica, non lo digerisce, il dolore resta. Io non so spiegare perché resti però ho capito che resta e resta non solo a chi l'ha provato in primis (mio nonno) ma resta a tutti gli altri: è rimasto a mia nonna, è rimasto a mia mamma e, in qualche modo, è rimasto anche a me".

 

Riconoscimenti

- Festival di Teatro IN-BOX - Quarto posto

- Selezione Visionari Kilowatt Festival 2018

- Selezionato quale materiale didattico al convegno di psicologia “Clinica dei legami fra i viventi e le anime”, tenuto dal prof. Vittorio Cigoli e organizzato dall'Istituto Veneto di Terapia Familiare

- Finalista Bando Ermo Colle 2019

 

Biglietti 

 intero euro 12; 

 ridotto euro 10 (studenti dagli 11 ai 25 anni, over 65, tesserati FITA-UILT e altre tessere teatrali, disabili con accompagnatore):

ingresso gratuito fino ai 10 anni

 

 


Lo spettacolo è organizzato dall’associazione culturale “Tracce sul Palco” in collaborazione con Luisa Trevisi - Idee che danno spettacolo